Oggi, insieme ai ragazzi e alle ragazze della comunità San Benedetto di Don Gallo, andrò a Ventimiglia. Loro porteranno aiuti alimentari per i migranti costretti sugli scogli, io della vernice bianca. Sceglieremo insieme a loro uno scoglio e ognuno che lo vorrà lascerà su quello l’impronta a vernice della propria mano. Un segno umano che rimanga ancora un po’ per la memoria anche quando, speriamo presto, nessuno sarà più prigioniero tra il mare e l’Europa. La memoria di un dramma e di una vergogna. Memoria di umanità tradita, di indifferenza e cinismo politico ma anche di solidarietà e accoglienza per quelli che vorranno aggiungere la loro impronta a quella dei migranti. Spero saranno in molti, persone comuni, intellettuali, gente dello spettacolo e artisti a contribuire con la loro impronta a far sì che si erga questo semplice ma importante monumento di roccia e mani. Affermazione di presenza, monito a chi ferocemente ne nega il diritto.
Da Il Fatto Quotidiano del 25 giugno 2015
The post Migranti, “A Ventimiglia coi giovani di Don Gallo lasceremo un segno sugli scogli del cinismo” appeared first on Il Fatto Quotidiano.